Crowdsourcing (da crowd “folla” e outsourcing “esternalizzazione di una parte delle proprie attività”) è un modello di business nel quale un’azienda o un’istituzione affida la risoluzione, la realizzazione o lo sviluppo di un progetto, oggetto o idea ad un insieme indefinito di persone non organizzate precedentemente.
Questo termine è usato spesso da aziende, giornalisti e altre categorie per riferirsi alla tendenza a strutturare la collaborazione di massa, resa possibile dalle nuove tecnologie del Web 2.0, per raggiungere determinati obiettivi.
L’obiettivo di MED-Crowdsourcing è quello di attuare questa modalità di intelligenza dal basso come strumento di consulenza e problem solving per le aziende sanitarie sia pubbliche che private.
Il MED-Crowdsourcing è un modello di produzione e risoluzione dei problemi, attraverso richiesta, relativa ad un determinato quesito, a un gruppo non definito di persone/utenti, detti “crowd” (folla).
Quest’ultimi solitamente si riuniscono in comunità online, le quali forniscono una serie di soluzioni, che vengono poi vagliate dal gruppo stesso, fino al raggiungimento della soluzione più performante.
Le soluzioni trovate, diventano di proprietà dell’istituzione e/o azienda che ha inizialmente presentato il problema, mentre gli utenti che hanno contribuito a trovarle possono essere ricompensati in denaro o con premi o riconoscimenti; in alcuni casi la folla si accontenta della semplice soddisfazione intellettuale. Il crowdsourcing, permette di raggiungere le soluzioni per mezzo di utenti non professionisti, volontari che lavorano al problema nel loro tempo libero, o da esperti e piccole imprese che erano sconosciute all’istituzione committente.
MED-Crowdsourcing si basa sull’utilizzo di tre diverse strategie di crowdsourcing applicabili all’ambito sanitario:
Ogni tipologia di Crowdsourcing può essere adattata alle diverse necessità aziendali e/o sociali.